Una piccola grande rivoluzione ha accompagnato la calda estate italiana: per la prima volta nella storia del nostro Paese sarà possibile firmare online i referendum e le leggi di iniziativa popolare. Le commissioni Affari costituzionali e Ambiente hanno infatti approvato all’unanimità la proposta di emendamento sulla raccolta firme in modalità digitale per le campagne referendarie, autorizzando l'utilizzo dell'identità digitale (SPID) e della carta d’identità elettronica. La raccolta di firme, quindi, non sarà più limitata ai classici banchetti nei gazebo.
Diverse modalità per firmare
La raccolta firme in formato digitale viene utilizzata un po' in tutta l’Unione europea e, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è diventata realtà anche nel nostro Paese. Il primo test probante è rappresentato dal referendum sull'eutanasia legale promosso dall'associazione Luca Coscioni. In attesa della piattaforma governativa che dovrebbe essere disponibile a partire dal prossimo gennaio 2022, i comitati promotori del referendum e delle leggi di iniziativa popolari potranno raccogliere firme attraverso piattaforme predisposte da un ente certificatore convenzionato con l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID).
La piattaforma/applicazione web utilizzata dovrà permettere l’uso universale della firma elettronica: in questo modo, l’ente convenzionato potrà verificare l'autenticità della firma dell'intestatario tramite SPID, CIE o un servizio di identificazione remota. È importante ricordare che ogni persona potrà firmare soltanto una volta: verrà comunque svolta una verifica preventiva per controllare che il firmatario non abbia già apposto un autografo in un'altra modalità/sede.
L’associazione Luca Coscioni, nel frattempo, ha predisposto una piattaforma ad hoc per il referendum sull'eutanasia: l'obiettivo è quello di raggiungere il traguardo delle 500.000 firme entro il prossimo 30 settembre. Obiettivo che sembra essere già stato raggiunto, con quasi 70.000 firme digitali raccolte in pochissimi giorni. Per la raccolta delle firme, infatti, è possibile utilizzare lo SPID, la Carta d'Identità Elettronica (CIE) e il servizio TrustPro che fornisce firme e sigilli elettronici qualificati validi in tutta Europa.
La possibilità di firmare online rappresenta una piccola rivoluzione per il Bel Paese impegnato sempre di più nel processo di digitalizzazione.
Fonte: Raffaello Rusconi per Edge9.hwupgrade.it