SplashData come ogni fine anno, ormai da qualche tempo, stila la classifica delle peggiori password utilizzate dagli utenti in giro per il Web. Una classifica che "regala" sempre qualche sorriso per la banalità delle parole scelte ma anche qualche spunto sulla necessità di scegliere la password con ragione per difendere al meglio i propri account o i propri dati personali da occhi indiscreti.
La classifica viene realizzata da SplashData seguendo le indicazioni di quante volte una determinata parola, inserita come password, compare nei database dei dati rubati dagli hacker durante l'anno. Seguendo la classifica, che potete trovare direttamente a questo indirizzo, sembra che la fantasia degli utenti si fermi a parole o successione di lettere decisamente banali. Al primo posto della graduatoria, infatti, si posiziona la password "123456" seguita da "password". Al terzo posto della classifica ecco giungere la successione prolungata della prima password ossia "12345678".
Per il resto la situazione non migliora poi molto con l'andare avanti nella classifica con password davvero semplice come "qwerty" ma anche "iloveyou", "admin" ma anche "welcome" per non parlare poi di "computer" o addirittura "starwars" in onore di una delle saghe più famose al mondo. "Gli hacker stanno utilizzando termini comuni della cultura e dello sport per intrufolarsi nei conti on-line sapendo che molti utenti usano parole facili da ricordare ma anche altrettanto poco sicure" spiega Morgan Slain, CEO of SplashData.
Le ultime generazioni di browser web, ma anche i servizi nei quali vengono richieste tali password, per fortuna, richiedono delle parole ben più complicate alle quali devono essere associate solitamente almeno un certo numero minimo tra lettere (maiuscole e minuscole), numeri e caratteri speciali. Proprio SplashData consiglia gli utenti di modificare periodicamente le proprie password e di utilizzare sempre parole non di uso comune anche se difficili da ricordare nei primi accessi.
L'obiettivo di pubblicare la classifica delle peggiori password dell'anno è chiaramente quello di stimolare gli utenti a modificare le proprie usanze in tal senso per riuscire ad ottenere una maggiore sicurezza nella conservazione dei propri dati sensibili.
Fonte: Bruno Mucciarelli per Hwupgrade.it