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Comuni italiani, via all’archivio informatico dei numeri civici

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Comuni italiani, via all’archivio informatico dei numeri civici

Nasce l’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane. La banca dati interattiva, frutto della collaborazione tra l’Agenzia delle Entrate e l’Istituto nazionale di statistica, in accordo con l’Associazione nazionale Comuni Italiani (Anci), consentirà a imprese, PA e cittadini di avere un punto di accesso unico per tutto il territorio nazionale dove consultare l’elenco delle strade (denominazioni delle aree di circolazione) e i numeri civici dei Comuni italiani.

Il nuovo servizio offre la possibilità di verificare gli indirizzi e di visualizzarne il posizionamento su una mappa con dati che sono forniti, aggiornati e certificati dai Comuni.

Sono già più di 7.500 i Comuni italiani, oltre il 95% del totale, che hanno completato l’inserimento dei dati. Questi Comuni che hanno già popolato l’Anncsu utilizzeranno esclusivamente questo archivio per tutte le proprie attività.

Il ruolo di Agenzia delle Entrate e Istat

In particolare, l’Agenzia e l’Istat curano i contenuti, i criteri di aggiornamento dell’Anncsu e i relativi servizi; le Entrate assicurano la gestione informatica dell’Archivio, lo sviluppo e l’accessibilità dei servizi e l‘assistenza agli utenti; l’Istituto nazionale di statistica definisce le regole cui i Comuni si devono attenere. Inoltre i due enti, insieme ad Anci, collaborano per un costante allineamento degli indirizzi delle unità immobiliari urbane nel sistema informativo catastale.

Archivio nazionale dei numeri civici, come funziona

L’Archivio Nazionale dei Numeri Civici delle Strade Urbane è un archivio informatizzato contenente gli stradari (elenco delle denominazioni delle aree di circolazione) ed i numeri civici di tutti i Comuni italiani, da questi ultimi certificati.

L’Anncsu costituisce uno strumento indispensabile per l’attuazione del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni. Infatti, la cadenza annuale, e non più decennale, dei censimenti necessita di ridurre, portandole praticamente a zero, le tempistiche necessarie per la raccolta dei dati relativi agli stradari e agli indirizzari.

I risparmi

L’utilizzo dei dati presenti nell’Archivio consentirà dei forti risparmi di spesa, perché sostituirà la raccolta dei medesimi dati rilevati in precedenza tramite costosi e laboriosi sopralluoghi sul territorio. Più in generale, la sua introduzione comporterà un abbattimento dei costi legato alla gestione degli indirizzi, in quanto, sfruttando un’economia di scala a livello nazionale, consentirà di disporre di un archivio informatizzato, standardizzato, codificato e dinamicamente certificato dai Comuni, da utilizzarsi come riferimento nella trattazione degli indirizzi da parte delle Pubbliche Amministrazioni, dei cittadini e delle imprese, potendo assicurare nel tempo, grazie ai processi di aggiornamento e allineamento, un grado di integrazione sempre maggiore con altre banche dati nazionali, quali:

  • l’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr)
  • la banca dati catastale
  • le basi dati utilizzate dall’Istat per lo svolgimento del censimento permanente e la produzione di statistiche territoriali
  • la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (Pdnd).

Il conferimento dei dati

L’Istat ha chiesto a tutti i Comuni italiani di effettuare il conferimento dei dati degli stradari e indirizzari nell’Anncsu, utilizzando il Portale per i Comuni. Prima di procedere alle attività di conferimento dei dati nel database, il “Responsabile della toponomastica” e/o gli eventuali addetti designati dal Comune possono partecipare, su richiesta, al corso di formazione organizzato dall’Agenzia delle Entrate.

Nella fase di conferimento il Comune, come indicato nella circolare Istat del 17 maggio 2022, verifica i dati già inseriti in precedenza nel Portale, e provvede – se necessario – a correggere, integrare e validare tali dati, aggiornandoli alla situazione amministrativa di fatto esistente alla data del conferimento.

Con il completamento delle attività di conferimento da parte del Comune, i dati sono resi disponibili all’interno dell’archivio sia per la consultazione, sia per l’aggiornamento continuo e sono utilizzati all’interno di tutti i servizi dell’Anncsu.

L’aggiornamento del database

L’aggiornamento è di competenza dei Comuni e l’ente utilizza nell’ambito delle attività di competenza esclusivamente i dati presenti. Eventuali disallineamenti tra gli indirizzi presenti negli atti rilasciati dal Comune successivamente alla data di istituzione dell’Anncsu, vanno segnalati direttamente al Comune.

Il rilascio dei servizi avviene in modo graduale, dando priorità ai servizi destinati ai Comuni, che devono aggiornare e certificare i dati ed ai servizi per l’Istat e l’Agenzia delle Entrate, funzionali alla gestione dell’infrastruttura. Per i soggetti diversi dai Comuni, dall’Agenzia delle Entrate e dall’Istat i servizi sono disponibili solo per gli ambiti territoriali dei Comuni che hanno completato le attività di conferimento degli stradari e indirizzari.

Fonte: Federica Meta per Corrierecomunicazioni.it

| Categoria: Innovazione, Web, Società, Cittadinanza digitale, PA digitale | Tags: Anncsu, archivio informatico, numeri civici | Visite: (190)
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