Nonostante una parte del nostro paese propensa a rilanciare il ruolo del contante, con un ultimo colpo di coda sostenuto anche da alcuni esponenti del nuovo esecutivo, il destino del cartaceo sembra segnato. Ad affermarlo sono gli stessi esercenti, finalmente consapevoli dei benefici derivanti dall’impiego dei pagamenti digitali, prospettandone un utilizzo sempre maggiore da parte degli acquirenti.
Il rapporto tra gli esercenti italiani e i pagamenti digitali
Lo rivela una ricerca condotta nell’ottobre 2022 da Ipsos per conto di Visa, coinvolgendo micro e piccoli esercenti, coloro che costituiscono il tessuto economico del paese, inclusi i cosiddetti negozi di prossimità. Secondo l’89% degli intervistati, entro tre o quattro anni, le transazioni in-store avverranno senza più passaggio di banconote o monete. Questo permetterà loro di far leva su alcuni vantaggi concreti. Anzitutto un aumento dei volumi (26%), poi la velocità di accredito (24%), la protezione dalle frodi e il risarcimento in caso di truffa o rapina (21%), senza dimenticare una maggior facilità nell’accettare pagamenti da turisti stranieri (21%).
Già oggi, il 66% dei chiamati in causa segnala un forte incremento nell’uso di smartphone e dispositivi indossabili per pagare. Questo il commento di Stefano M. Stoppani, Country Manager Visa Italia.
Siamo di fronte ad un chiaro cambio di passo. Dopo aver scoperto nel digitale una chiave per riemergere dal momento più duro dei lockdown, esercenti e piccole imprese ne hanno sperimentato i benefici. Ed oggi sono consapevoli che il digitale rappresenta un ampliamento delle potenzialità di business e che i pagamenti digitali sono un’opportunità per aumentare i volumi di vendita, non perdere occasioni con i turisti stranieri ed avere maggior protezione contro frodi e rischi.
A supportare il trend è il cambiamento di abitudini da parte degli acquirenti. Oggi, il 68% degli italiani dichiara di aver utilizzato più spesso negli ultimi anni la carta in modalità contactless per gli acquisti, finalizzando la spesa tramite POS.
BNPL, e-commerce e criptovalute
Tutto questo senza dimenticare l’adozione sempre più estesa della modalità Buy Now Pay Later. Il 25% degli esercenti lo offre già, mentre il 54% dei clienti è interessato a sfruttarlo.
La crescita delle transazioni digitali interesserà anche l’ambito e-commerce, portando a un incremento dei volumi di vendita. A questo contribuiranno soprattutto le carte (59%) e le applicazioni (citate dal 56%). Infine, le criptovalute: il 30% circa dei merchant ritiene possano diventare sempre più diffuse come metodo di pagamento in futuro.
Fonte: Davide Tommasi per Punto-informatico.it