Il Decreto Semplificazioni è legge. Il provvedimento è stato pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale: diventano dunque operative tutte le norme, nelle intenzioni del governo, puntano ad acceleare la ripresa economica, alleggerendo il carico burocatico su alcuni azioni chiave coma il roll out della banda e la digitalizzazione della PA. “Questo provvedimento, che segue i decreti Cura Italia, Liquidità e Rilancio – spiega una nota del Mise – interviene sulle semplificazioni in materia di contratti pubblici ed edilizia, sulla velocizzazione dei procedimenti amministrativi e l’eliminazione di adempimenti burocratici, nonché sulla ridefinizione delle responsabilità relative all’abuso di ufficio e al danno erariale, che rallenta molte procedure pubbliche”. Introdotte anche semplificazioni per favorire la digitalizzazione della pubblica amministrazione.
Per le attività di impresa, la green economy, la tutela ambientale, la banda ultralarga e lo sviluppo delle tecnologie emergenti, il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha previsto nel Decreto Semplificazioni un pacchetto di misure che mirano ad avviare un importante processo di sburocratizzazione del Paese, in modo da poter sostenere il sistema produttivo in questa fase di ripartenza dell’economia attraverso procedure più snelle e veloci.
Nuova Sabatini, Banda ultralarga, Digitalizzazione PA
Il provvedimento prevede l’aumento dell’importo erogato in un’unica soluzione, anziché nelle sei precedentemente previste, della “Nuova Sabatini” (contributi alle imprese per il rimborso di prestiti destinati a investimenti in beni strumentali) e la semplificazione dell’incentivo per le imprese del Mezzogiorno, con la possibilità di utilizzo dei fondi europei.
Introdotte misure per la velocizzazione dei lavori sulle infrastrutture di rete per le comunicazioni elettroniche e la banda ultralarga, prevedendo procedure autorizzative semplificate per gli interventi di scavo, installazione e manutenzione di reti in fibra e degli impianti radioelettrici di comunicazione. Sul fronte innovazione, il decreto favorisce le iniziative che riguardano le sperimentazioni mediante l’impiego delle tecnologie emergenti.
Per quanto riguarda la PA, si dà un assit normativo alla diffusione della Pec nei rapporti tra amministrazione, imprese e professionisti, con l’obiettivo di agevolarne l’operatività. Focus anche sulla frammentazione dei database – annoso problema le realizzazione dell’Italia digitale, rappresentando un freno all’interoperabilità dei servizi: si semplifica il sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici e si riducono gli oneri informativi a carico delle PA per accelerare sul consolidamento.
Procedure semplificate anche per la cancellazione dal registro delle imprese e per lo scioglimento degli enti cooperativi, al fine di assicurare che il registro stesso rappresenti fedelmente la realtà imprenditoriale operante sul territori.
Green economy, tutela ambientale, reti energetiche
Per sostenere la green economy e la tutela dell’ambiente, il decreto introduce la razionalizzazione delle procedure di valutazione d’impatto ambientale (VIA) associate alle opere pubbliche e la razionalizzazione degli interventi nelle Zone Economiche Ambientali. Previste semplificazioni in materia di interventi su progetti o impianti esistenti alimentati da fonti di energia rinnovabile, anche quelli in corso di incentivazione. Meno vincoli normativi anche per la realizzazione di punti e stazioni di ricarica per veicoli elettrici, al fine al fine di favorirne la diffusione nel territorio nazionale.
Viengono introdotte una nuova disciplina sui trasferimenti di energia rinnovabili dall’Italia agli altri Paesi europei, con benefici per le casse dello Stato e semplificazioni anche per il rilascio delle garanzie pubbliche da parte di SACE a favore di progetti del green new deal.
Sulla scia di quanto normato per la banda ultralrga, ci sono semplificazione anche sul fronte procedimenti autorizzativi delle infrastrutture della rete di distribuzione elettrica a livello nazionale e locale, nonché delle reti energetiche nazionali che riguardano nello specifico sia gli interventi sulla Rtn (Rete Trasmissione Nazionale) che la rete gas già individuati nel Pniec (in particolare il “Tyrrenium”, il collegamento elettrico tra Campania, Sicilia e Sardegna).
Fonte: Corrierecomunicazioni.it