Infratel Italia ha rilasciato online la nuova piattaforma del progetto Banda Ultralarga, al fine di offrire ai cittadini informazioni in tempo reale sullo stato di avanzamento dei lavori e, più in generale, del piano strategico BUL. La nuova piattaforma è stata completamente rivista per essere aggiornata in relazione all’identità online del Ministero dello sviluppo economico, a cui fa capo il Piano Strategico Banda Ultralarga. Non è però un refresh solo di facciata: arrivano, come dicevamo, anche nuove funzionalità utili per gli utenti e per tutti i cittadini italiani, oltre che per le amministrazioni locali.
La principale di queste novità è la mappa interattiva: questa consente agli utenti di visualizzare ed esplorare i dati riguardanti lo stato di avanzamento dei cantieri, comune per comune. Le aree geografiche e i dati sono facilmente navigabili e presentano diversi livelli di aggregazione: Italia, singola regione e Comune di riferimento. L’utente può zoomare fino al livello del singolo comune per arrivare a visualizzare i dati di avanzamento dei lavori, per fibra o per wireless, per stato cantiere e per anno. È anche possibile eseguire la ricerca diretta di un indirizzo per conoscere la copertura, così come scaricare gli OpenData in vari formati (tra cui csv, xml e json).
Anche le basi dati che alimentano la piattaforma, ha reso noto il Ministero dello sviluppo economico, sono state rinnovate attraverso nuove fonti e regole di aggregazioni, mentre il server viene aggiornato quotidianamente in modo da offrire una fotografia aggiornata utile sia per gli utenti finali che per le amministrazioni locali. La piattaforma sarà ulteriormente migliorata nelle prossime settimane, ha aggiunto il Mise, raccogliendo i consigli che i cittadini hanno trasmesso a Infratel Italia, attraverso il lancio di un chatbot dedicato e l’offerta di dati di dettaglio in collaborazione con la concessionaria Open Fiber.
Il piano strategico Banda Ultralarga ha l’obiettivo, come dice chiaramente il nome, di sviluppare una rete in banda ultralarga sull’intero territorio nazionale, al fine di creare un’infrastruttura pubblica di telecomunicazioni coerente con gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea. Nello specifico, si parla di banda ultralarga (o ultra broadband, secondo la terminologia inglese) quando la velocità di connessione effettiva in download equivale ad almeno 30 Mbit/s. Il piano è gestito dal Ministero dello sviluppo economico che attua le misure definite per la strategia nazionale in parte direttamente, e, in parte, attraverso la sua società in house Infratel Italia, la cui mission consiste nel curare i programmi di infrastrutturazione del Paese, in particolare con riferimento allo sviluppo della rete di banda ultralarga.
Fonte: 01net.it