15 gennaio 2020 - Windows 7 ha concluso ieri, 14 gennaio 2020, la sua onorata carriera iniziata nel 2009. Dopo la giornata di ieri Microsoft non rilascerà più alcun aggiornamento al sistema operativo, condannandolo di fatto all'obsolescenza in un mondo in cui la sicurezza è divenuta un tassello irrinunciabile. Con la fine di Windows 7 si chiude un'era: quella in cui i PC sono stati i principali dispositivi con cui lavorare e interagire.
Windows 7 arriva al capolinea: addio al sistema operativo più diffuso e amato
Nonostante fosse noto da tempo che non sarebbe più stato supportato, Windows 7 rimane installato su un numero compreso tra i 200 e i 400 milioni di PC nel mondo. Questo perché Windows 7 è stato molto amato dai suoi utenti: non solo perché veniva dopo il fiasco di Windows Vista, ma anche perché offriva ciò che gli utenti si aspettavano quando e come se lo aspettavano, dando una grande sensazione di sicurezza. Proprio questi elementi hanno portato gli utenti a non apprezzare Windows 8 nonostante le importanti innovazioni tecnologiche.
Windows 10 è per molti il degno successore di Windows 7, ma per molti altri rimane troppo differente nell'esperienza d'uso e nelle funzionalità per poter essere considerato un degno rimpiazzo. Resta, tuttavia, l'unica soluzione di lungo termine alla fine del supporto per Windows 7, dato che Windows 8 non sarà più supportato tra soli tre anni.
La fine di Windows 7 chiude a tutti gli effetti l'era dei PC come dispositivo principale tra quelli posseduti, per quanto rimanga il principale strumento creativo e di lavoro. Oggigiorno il PC è sempre meno il dispositivo preferito dagli utenti e sempre più operazioni che una volta venivano svolte su di esso vengono oggi spostate su smartphone e tablet. Sempre più persone utilizzano esclusivamente questi ultimi dispositivi per le proprie attività. Solo in ambito aziendale c'è ancora una forte e radicata presenza dei PC, sebbene anche in tale ambito le cose stiano cambiando sempre più (seppur con più lentezza, rispetto al mondo dei privati).
Windows 7 ha per molti versi incarnato il sistema operativo per eccellenza dell'era dei PC, nonché quello che molti ne considerano il punto più alto: è stato l'ultimo sistema operativo di Microsoft pensato per essere utilizzato con un PC tradizionale, con tastiera e mouse. Windows 8, di contro, mostrava caratteristiche più adatte a vari dispositivi, inclusi quelli con schermo touch, come il suo successore Windows 10.
La fine dell'era dei PC non implica, però, che questa tipologia di dispositivo vada sparendo: al contrario, i PC rimangono il principale strumento di lavoro per moltissime persone e continueranno a esserlo per molto tempo. Cambieranno però forma, come dimostrano i vari dispositivi come i Surface di Microsoft o il Lenovo ThinkPad X1 Foldable, necessitando al contempo di sistemi operativi che vadano incontro alle esigenze funzionali create dai nuovi formati.
Chi non abbia ancora aggiornato le proprie macchine a Windows 10 deve farlo ora: tra i privati è importante mantenere un sistema aggiornato per proteggersi da frodi, furti di dati bancari e perdita di dati, mentre per le aziende è fondamentale poter avere un sistema resistente alla sottrazione e alla perdita di dati anche vitali per l'azienda, gestibile facilmente e integrabile con le soluzioni più recenti. Il mondo va avanti e il rischio è rimanere indietro perdendo di competitività ed esponendosi a rischi di sicurezza.
Fonte: Riccardo Robecchi per Edge9.hwupgrade.it