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Il commissario per il digitale italiano arriva da Amazon

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Il commissario per il digitale italiano arriva da Amazon

Roma - Il Governo accelera sull'Agenda Digitale con una nomina di spicco: il commissario straordinario al Digitale, per due anni, sarà Diego Piacentini. Il decreto di nomina chiarisce che spetterà a lui fornire l'impulso e coordinare la realizzazione delle azioni, iniziative ed opere essenziali per all'attuazione dell'Agenda digitale italiana. Il testo fa riferimento anche all'importanza del controllo finanziario oltre che alla ricerca di protocolli di intesa e convenzioni con soggetti pubblici, certamente, ma anche privati. Piacentini svolgerà anche un ruolo di rappresentanza del Presidente del Consiglio dei ministri presso i tavoli di lavoro internazionali dedicati all'innovazione tecnologica. Il team di lavoro sarà composto da 20 esperti, attualmente in fase di selezione.

Piacentini è stato per 13 anni in Apple rivestendo più ruoli: amministratore delegato per l'Italia, direttore commerciale e poi vicepresidente e general manager per l'area EMEA. Gli ultimi 16 anni li ha passati invece in Amazon in qualità di vicepresidente senior. È stata la persona responsabile dell'apertura di molti nuovi siti locali del gigante del commercio elettronico nel mondo occupandosi fin dal 2007 di mercato internazionale, ed è del tutto probabile che terminato l'incarico vi ritornerà. Amazon infatti gli ha concesso l'aspettativa, ma resta un dipendente.

Il costo della struttura, che sarà costituita da 2 dirigenti (l'altro sarà Paolo Barberis, consigliere per l'Innovazione da settembre 2014) e 5 funzionari oltre che i 20 specialisti assorbirà risorse, per il solo ultimo trimestre dell'anno, fino a 7 milioni di euro. Tale cifra graverà sul conto della Presidenza del Consiglio dei ministri. Tenere in piedi questa macchina costerà quindi all'incirca 28-30 milioni di euro all'anno, ma va precisato che non è certamente lo stipendio di Piacentini a pesare. Il decreto specifica che "per l'espletamento dell'incarico attribuito, non è dovuto alcun compenso" e lo stesso Piacentini ha confermato di aver rinunciato anche ai rimborsi spese, vitto e alloggio.

La missione della nuova struttura sarà a detta del nuovo commissario quella di "Rendere i servizi pubblici per i cittadini accessibili nel modo più semplice possibile, innanzitutto tramite dispositivi mobili (approccio "mobile first"), con architetture sicure, scalabili, altamente affidabili e basate su interfacce applicative (API) chiaramente definite; supportare le pubbliche amministrazioni centrali e locali nel prendere decisioni migliori e il più possibile basate sui dati, grazie all'adozione delle più moderne metodologie di analisi e sintesi dei dati su larga scala, quali Big Data e Machine Learning".

I poteri che gli sono stati conferiti, così come previsto dall'articolo 63 del decreto legislativo 179/2016 (che corrisponde alla recente modifica del codice dell'amministrazione digitale), secondo alcuni osservatori potrebbero creare un conflitto d'interessi. In una recente intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, il nuovo commissionario risponde così alle critiche: "Il mio ruolo non ha a che vedere con legislazioni e politiche e nemmeno con le centrali di acquisto, non devo fare contratti di forniture. Non vedo dove possano essere i conflitti d'interesse", mettendo a tacere anche le voci che lo vedono come il secondo maggior azionista di Amazon: "Prima di tutto smentiamo immediatamente che io sia il secondo azionista, visto che non lo sono: io sono il secondo dipendente con più azioni. Sono un manager di Amazon che nel tempo ha accumulato 84mila azioni. Che significa 0,000017 per cento".

Qui i dieci punti del Manifesto dei principi tecnologici e operativi del team:

  • Sicurezza e privacy sono i principi più importanti; mai, per nessuna ragione, scenderemo a compromessi
  • Valorizzeremo gli asset esistenti; non ricostruiremo quanto di positivo è già stato realizzato nella Pubblica Amministrazione italiana e ci ispireremo anche a modelli internazionali funzionanti
  • Saremo ossessionati dalla semplificazione; tutto quello che faremo sarà facile da utilizzare per i cittadini
  • Penseremo e progetteremo con un approccio "mobile first"
  • Valuteremo e sfrutteremo le tecnologie open source
  • Seguiremo moderni modelli di progettazione; utilizzeremo architetture service oriented, sicure, "elastiche" e altamente affidabili
  • Ci baseremo costantemente su dati; applicheremo algoritmi di Machine Learning e tecniche di Intelligenza Artificiale, quando necessari per risolvere problemi complessi
  • Saremo aperti e trasparenti; pubblicheremo documenti che illustrino quello che abbiamo costruito, le decisioni prese, gli errori commessi e i benefici che abbiamo rilevato
  • Avremo una visione di lungo termine, ma identificheremo anche le tappe intermedie che ci permetteranno di offrire rapidamente valore ai cittadini italiani
  • Continueremo ad imparare; non ci limiteremo a questi principi e ne aggiungeremo di nuovi

Fonte: Mirko Zago per Punto-informatico.it

 

| Categoria: Innovazione, Tecnologia, Intelligenza Artificiale | Tags: agenda digitale, diego piacentini, amazon | Visite: (1709)
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