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Domicilio digitale più vicino, arriva la piattaforma unica per le Pec

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Domicilio digitale più vicino, arriva la piattaforma unica per le Pec

Passi avanti verso la realizzazione del domicilio digitale dei cittadini. Prima dell’estate sarà lanciata la piattaforma che gestirà tutte le caselle Pec a cui le PA potranno inviare comunicazioni con valore legale come le raccomandate tradizionali. Messo a punto dall’Agenzia per l’Italia digitale e InfoCamere, il sistema dovrà incoroprare l’indice nazionale dei “domicili digitali” di tutte le persone fisiche e degli enti non tenuti all’iscrizione nell’elenco dedicato ad imprese e professionisti ovvero l’Ini-Pec, lanciato dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da InfoCamere. Questo elenco conta al momento circa 6 milioni di caselle Pec: 1,5 milioni di professionisti e 4,5 milioni di imprese. C’è poi l’indice, l’Ipa, acronimo indicante l’Indice delle PA, che conta ben 22mila enti.

Il nuovo sistema dovrebbe entrare a pieno regime a gennaio 2019 del prossimo anno, così come prevede il Codice dell’Amministrazione Digitale (Cad). Come spiega il dg di Infocamere, Paolo Ghezzi, “ le precedenti conoscenze acquisite con l’Ini-Pec hanno permesso una notevole riduzione dei tempi nella preparazione della piattaforma informatica”. La messa a regime del sistema, oltre ad efficientare la comunicazione PA-utente, consentirà anche notevoli risparmi di spesa. Secondo una recente stima di Infocamere, la gestione degli indirizzi che già si trovano su Ini-Pec ha consentito nel 2017 un taglio delle spese di oltre 132 milioni di euro.

Il domicilio digitale a regime dovrebbe portare a circa 250 milioni di euro di risparmi all’anno. Basta pensare, infatti, che il nuovo indirizzo via internet porterà ad azzerare gradualmente le spese postali. Il diritto al domicilio digitale è stato introdotto con il nuovo Cad. La digitalizzazione dei rapporti tra cittadini e PA si fonda sul domicilio digitale, definito nell’articolo 1 come l’indirizzo di posta elettronica certificata o altro servizio di recapito certificato qualificato secondo le norme eIdas, che consente la prova al momento della ricezione. L’articolo 3-bis riconosce ai cittadini la possibilità di indicare al Comune di residenza un domicilio digitale che come canale esclusivo di comunicazione con l’amministrazione.

Fonte: Corrierecomunicazioni.it

| Categoria: Innovazione, Leggi e Decreti, Cittadinanza digitale, PA digitale | Tags: Agid, domicilio digitale, Infocamere | Visite: (1851)
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